![]() |
vi accompagno nel mio tour, salite. |
Piccole donne crescono e
un po’ si dimenticano di passare del buon tempo con i genitori; era da un po’ che
non partivo con mia mamma per un viaggio, forse anni ma è verissimo, la mamma è
sempre la mamma, ne sa sempre una più del libro e su di te sa dire un sacco di
cavolate che alla fine sono così…tremendamente vere!
Il nostro tour è iniziato
con una Firenze by night, abbiamo cenato da ZaZà in p.zza Mercato, più bello
che buono ma comunque non siamo state male. Vi consiglio una visita al locale,
è molto molto bello, al suo interno e composto da molte stanze tutte con stili
molto differenti tra loro.
Suvvìa che si mangia toscano: antipasto con i famosi crostini toscani e un tris di minestre che a noi piacciono tanto; Pappa al pomodoro, zuppa di farro con fagioli, la classica ribollita e un calice di vino rosso che ci ha colorato le guance.
Attorno a noi era buffo vedere il movimento dei carretti del caratteristico mercato di S. Lorenzo che si stava smantellando per la notte; carretti sparpagliati in direzioni diverse e trainati dalla forza del proprietario.
da Lanazione.it |
Certo che la notte svela
il lato più intimo delle persone, ma anche dei monumenti e delle città.
Da piazza mercato è tutto davvero molto vicino e così incantate dalla notte e dalla città, ci siamo pregustate Firenze.
Così, senza meta, a zonzo tra una chiacchiera e l'altra, arriviamo ad un ponte che si vedeva esser vecchio... che sia il famoso Ponte Vecchio?? Ma si, è proprio lui...
L’impressione è stata quella di varcare la soglia di un’altra dimensione; su entrambe i lati botteghe chiuse, messe al sicuro da tavole di legno dai profili dorati e da serrature con lucchetti antichi.

...Sembra di stare in un covo di pirati, l’atmosfera che le luci gialle donavano era proprio fiabesca... tutto molto suggestivo.
Ripercorriamo il ponte e
senza meta imbocchiamo, svoltando a destra, la via che costeggia l’ Arno che per le molte
luci che illuminano la città sembra brillare. Arriviamo così a Palazzo degli Uffizi
e poi alla spettacolare Piazza della Signoria che sembra assomigliare ad una donna ingioiellata da tanta ricchezza.
Cotte dal viaggio e visto che ormai si era fatta una certa, come diciamo a Milano, torniamo in albergo.
A svegliarci i classici
rumori cittadini… ma come fanno quelli che vivono in città? Io penso che
impazzirei, Beep, meeeeee, ninoninonino... aiutoooo non ci sono proprio abituata!
1 TAPPA: Piazza del
Mercato.
Volevamo visitare il mercato al coperto e iniziare da qui la giornata con una buona colazione. Per arrivarci, abbiamo percorso le viette
che lo circondano e che durante il giorno sono piene delle
caratteristiche bancarelle del mercato di San Lorenzo.


Vendono soprattutto
articoli in pelle, tutto un po’ uguale e ripetitivo ma nonostante ciò piacevole
da passeggiarci dentro…sembra di respirare un po’ di Natale.
Il mercato coperto invece è quello alimentare ed è su due piani, il piano terra ricorda
molto il mercato di Barcellona, un insieme di negozietti nostrani che vendono:
carne, uova, panificati, verdure e altri prodotti della tradizione toscana e
fiorentina.


Qualche stand propone
cucina tipica a prezzi contenuti ed è proprio qui che abbiamo deciso poi di
passare l’ora di pranzo con i classici fagioli all’ uccelletto e il tipico lampredotto che
è il tipico piatto che va mangiato e basta, senza chiedere informazioni. Prima lo mangi e poi chiedi che hai mangiato...del resto, se non strozza ingrassa!
Che cos'è il lampredotto? scopritelo da voi... vi posso solo dire che è buono!

Al secondo piano invece il mercato viene rivisitato in stile moderno, i negozi si trasformano in locali che propongono prodotti tipici e specialità italiane, aperto di giorno fino a tarda serata diventa punto d'incontro per molti, soprattutto giovani, per capirci meglio, è gestito da Eataly. Qui si può mangiare, bere e stare in compagnia.
2 TAPPA: il Duomo, allora, impatto strano…
fuori maestoso, bello mi piace il complesso del
battistero di S.Giovanni, il Duomo (o cattedrale di S. Maria Del
Fiore) e il campanile di Giotto.

Al secondo piano invece il mercato viene rivisitato in stile moderno, i negozi si trasformano in locali che propongono prodotti tipici e specialità italiane, aperto di giorno fino a tarda serata diventa punto d'incontro per molti, soprattutto giovani, per capirci meglio, è gestito da Eataly. Qui si può mangiare, bere e stare in compagnia.
2 TAPPA: il Duomo, allora, impatto strano…
anche se costruiti in anni
diversi tutto è in armonia.
Bellissimi materiali:
marmi di diversi colori e pannelli di terracotta abilmente lavorati.
Entrare nel duomo invece
mi ha lasciato un po’ l'amaro in bocca… Bella la pavimentazione,
bello il quadro del Dante, bellissima la volta però non so... si
camminava in fila indiana, sembrava un percorso stabilito, gente che si faceva
i selfie, tanta confusione all’ interno e neanche uno spazietto per la preghiera,
le panche delimitate da nastri come a dire che quello non era il momento per
pregare e che gentilmente potevamo pure uscire.
L’ho percepita come priva
di solenne silenzio ecclesiastico.
Purtroppo la lunghissima
fila e il poco tempo a disposizione non ci hanno permesso di visitare la cupola
del Brunelleschi.
3 TAPPA: proseguendo per
la via del Calzaiuoli si possono ammirare palazzi bellissimi e la chiesa di
Orsanmichele con le sue bellissime nicchie che ospitano le statue dei
protettori delle antiche corporazioni.
Da pochi giorni è
iniziato un giochino #1cosanuovaalgiorno e qui vista la voglia di colore e di
giocare abbiamo fatto un bliz da Kiko, siamo entrate, ci siamo dipinte le
unghie di arancione Halloween in onore della tanto attesa festa, abbiamo
salutato e siamo uscite. Grazie Kiko.
Questione di pochi passi
e si fa ingresso in Piazza della Signoria.
Il fascino notturno fatto
di giochi di ombre ha lasciato spazio alla chiarezza del giorno che aveva reso
le piazza di un bianco spiccato.

Mi piace la Loggia della Signoria con le sue numerose statue di marmo e di bronzo, affascinante la Fontana di Nettuno che vede il dio del mare circondato da ninfe, la copia del David, il famoso omaccione scolpito da Michelangelo.
Non può non balzare all’ occhio, in netta contrapposizione con lo stile delle altre, una statua in acciaio inox dorato a specchio che affianca il nostro David; ma del resto l'arte è anche questo e l'autore Jeff Koons, artista americano, ha trovato il modo di far parlare di sè.
4 TAPPA: continuando la
passeggiata per le vie laterali del centro, arriviamo sulle sponde dell’Arno da
dove abbiamo potuto ammirare Pontevecchio da lontano … che carino che è … quanto
mi piacerebbe prendere il te sul balconcino che sta proprio a metà del ponte,
sospeso sul fiume.
Il fiume è verde, il che non fa pensare a niente di pulito, non ti viene voglia di farci un bel bagno ma è proprio questo colore che completa la meraviglia del lungarno.
Allora avevo ragione… le
botteghe sul ponte nascondevano davvero dei tesori, qui solo ori, pietre
preziose e coralli…
5 TAPPA: con la bella
giornata di sole che c’è passeggiare è piacevolissimo e questa Firenze rende
tutto molto interessante.
Dal ponte, sempre dritto
su via De’ Guicciardini si raggiunge pallazzo Pitti, sede di diversi musei,
prima di proprietà di un banchiere, il sig.r Pitti (1457) e poi comprato dalla
famiglia Medici.
Poco tempo a disposizione e non riusciamo a visitare il giardino retrostante che dev’ essere bellissimo e così torniamo indietro, questa volta, passando dal ponte e dalla piazza di Santa Trinità dove al centro si erge un’antica colonna romana.
Poco tempo a disposizione e non riusciamo a visitare il giardino retrostante che dev’ essere bellissimo e così torniamo indietro, questa volta, passando dal ponte e dalla piazza di Santa Trinità dove al centro si erge un’antica colonna romana.
![]() |
www.yacum.com |
6 TAPPA: come ultima
tappa decidiamo di vedere almeno da fuori S. Maria Novella.
Bellissima la facciata esterna e calmo il chiostro d’entrata, immagino cosa possa ospitare al suo
interno.
Ci dispiace ma siamo contente che il viaggio debba proseguire, di certo questa è stata solo una piccola infarinatura della città, il principale è stato visto ma tutto sicuramente merita di essere approfondito, bisognerebbe dedicare almeno 3 giorni alla città.
Tra le tante cose, mi
stavo dimenticando di raccontarvi che in Piazza Mercato Nuovo, c’è una statua
di un cinghiale che però viene chiamato porcellino, secondo la leggenda,
sembrerebbe che toccarne il musino assicuri un ritorno a Firenze: fatto!


Si ritorna alla macchina
direzione Assisi.
2 GIORNO PERUGIA:
La manifestazione dei golosi: Eurochoccolate e la giornata del mio compleanno. Suonino le trombe, trombino i tamburi … come cavolo si dice che non mi viene in mente? … sono pronta a festeggiare!!
Questa giornata è stata
così ricca, dolce e divertente che gli ho dedicato un post tutto suo!
BUON COMPLEANNO BAMBINA
3 GIORNO ASSISI:
Oggi è l’ultimo giorno, ma la vacanza non è ancora terminata, quindi su gli animi e gambe in spalla che la giornata sarà dedicata ad Assisi.
Oggi è l’ultimo giorno, ma la vacanza non è ancora terminata, quindi su gli animi e gambe in spalla che la giornata sarà dedicata ad Assisi.
In realtà già nella serata di arrivo, dopo il tour di
Firenze, abbiamo pucciato un po’ il naso per le vie di Assisi.
Entriamo nella città
dalla porta S.Pietro affamate e decise a raggiungere un’osteria che ci avevano consigliato.
![]() |
foto di Josè Esquivel |
Sembrava di camminare per
le vie di un presepe, strade completamente deserte, un cielo profondamente blu
e la luna lassù ben nitida.
![]() |
foto di Josè Esquival |
I muri delle case tutti in pietra, uguali l’uno con l’altro illuminati da lanterne dalla luce gialla che rendeva tutto cosi magico, in pace e rassicurante.
Cammina, ammira, sali e scendi ed arriviamo in Piazza del Municipio dove si rimane stupiti dalla presenza di una chiesa altissima che ricorda un tempio greco, resa ancor più bella dai giochi di luce che ne illuminavano le colonne. Si chiama infatti tempio di Minerva.
Arriviamo da Pallotta, il
ristorante che ci avevano consigliato, proprio appena sotto l’Arco Pinto che
affaccia sulla piazza.
Qui abbiamo modo di
assaggiare delle prelibatezze della cucina umbra che meritano di essere
raccontate.
Apro il menù stranamente
ho voglia di un primo piatto.
Tutti fedeli alle
tradizioni ma con quella nota di particolarità che a me attira parecchio.
Allora mettetevi comodi, legatevi un tovagliolo al collo state a sentire:
decidiamo per un antipasto degustazione dove ci viene servito dell’ ottimo
prosciutto ovviamente crudo e ovviamente tagliato al coltello, delle
saporitissime olive nere, dei buoni crostini con patè di fegatelli (che seppur
buoni, mi dispiace ma quelli della “mì nonna”, non li batte nessuno) e la
tipica torta al testo.
Giordano il cameriere
capisce subito la situazione di panico davanti a un menù del genere e ci
permette di prendere un bis di primi da dividerci, come se fosse una sola
porzione … bhè, buonissimo… non so cosa fosse più buono tra gli gnocchi di
castagne con i funghi porcini o le tagliatelle al ragù bianco d’anatra con
mirtilli rossi…una goduria per il palato!
“ e per secondo che vi
preparo?” chiede Giordano.
Io, SMS a papà: senti
babbo com’è il piccione da mangiare?
Papà dopo 40 secondi:
ottimo, prendilo!
Io: “ok Giordano, io un
piccione alla ghiotta!”
#1cosanuovaalgiorno
Ero un po’ preoccupata,
soprattutto perché pensavo ai piccioni del Duomo di Milano ma ero incuriosita e
pronta a provare questo piatto mai mangiato prima.
Da leccarsi le orecchie,
sapore particolare, un gusto tutto suo, non si può dire “è come…” “assomiglia a…”
il piccione è piccione!
Davvero buono con il suo
sughetto e il ripieno, non avrei mai pensato. Di contorno delle patate al
forno, come quelle della nonna e dorate al punto giusto come piacciono a
me.
Non siamo appesantite ma
sazie e meno male che non abbiamo preso la macchina così abbiamo qualche km per
digerire, scendiamo dalla piazza verso la basilica di S.Francesco per una via
lunga, sempre dritta e per fortuna in discesa.
Arriviamo dopo poco,
circa 10 minuti di passeggiata alla chiesa che così illuminata fa sembrare questo
posto una pietra d’ambra incastonata in un anello altrettanto prezioso.
Uno spettacolo che in
quel momento era solo nostro.
Questo è stato il nostro incontro con Assisi, di giorno è stato tutto molto diverso.
![]() |
www.hotelfratesole.com |
Decidiamo di iniziare la visita proprio dalla basilica e visto che è domenica mattina di partecipare anche alla messa.
Partecipare a questa messa è stato molto forte, è dai tempi del Madagascar che non sentivo questa sensazione.
Moltissimi i fedeli che
pregavano a voce alta e all’unisono, sembrava che la preghiera prendesse corpo
e si alzasse al cielo.
La chiesa al suo interno è meravigliosa e piena di colore, nell’ipogeo è custodita la tomba di S.Francesco.
La chiesa al suo interno è meravigliosa e piena di colore, nell’ipogeo è custodita la tomba di S.Francesco.
Attorno alla tomba i fedeli inginocchiati sussurravano le loro preghiere, camminare in questo spazio mi ha dato una sensazione particolare, sembrava di percepire nell’aria la preghiera e l’amore con il quale le persona stavano rivolgendosi a lui, era palpabile la devozione di queste persone.
Di giorno e penso in maniera particolare perché era domenica è molto affollata la città, ma se ci si discosta un po’ dalle strade principali, si trovano vie di pace.
Un sali e scendi di
stradine che si intrecciano tra loro, all'ora di pranzo le strade si svuotano e Assisi si riappriopria della sua quiete.
Paesi come questo ti riportano alla semplicità delle cose, dritto al cuore e all'essenza del vivere.
Tante le chiese che si incontrano passeggiando e tanti i pellegrini che giungono qui per pregare sulle orme di San Francesco D'Assisi.
E' come se Assisi fosse la culla della preghiera, balsamo per lo spirito e gioia per la gola viste le numerose leccornie esposte nelle vetrine delle pasticcerie che abbiamo incontrato camminando.
Tante le chiese che si incontrano passeggiando e tanti i pellegrini che giungono qui per pregare sulle orme di San Francesco D'Assisi.
E' come se Assisi fosse la culla della preghiera, balsamo per lo spirito e gioia per la gola viste le numerose leccornie esposte nelle vetrine delle pasticcerie che abbiamo incontrato camminando.
Dalla basilica scegliamo di salire per la Rocca Maggiore, così, a spanne, senza seguire una mappa.

Dalla rocca scendiamo da una nuova via per Piazza Rufino, dove si trova la chiesa del Duomo.
Quando si dice "nel posto
giusto al momento giusto" del resto erano le 14 ed un certo languorino si faceva
sentire…
“che facciamo, ci
torniamo??”
E così ci ritroviamo di
li a poco con il tovagliolo al collo a mangiare io, degli ottimi ravioli al parmigiano con
tartufo nero di Norcia e la mamma dei saporiti strangozzi con una particolare
salsa alle olive…
Non sono solita a ripetere le esperienze, anche se queste sono state più che soddisfacenti perchè mi piace lasciarle uniche e perchè mi piace cambiare, ma devo dire che ritornare qui non è stato affatto un sacrificio.
Sta volta ci prendiamo anche un dolcetto di stagione, una sorta di budino di castagne con salsa ai cachi, ma che ve lo dico a fare? una delizia, buonissimo, 10+. Alla faccia di chi ci vuole male!
Non sono solita a ripetere le esperienze, anche se queste sono state più che soddisfacenti perchè mi piace lasciarle uniche e perchè mi piace cambiare, ma devo dire che ritornare qui non è stato affatto un sacrificio.
Sta volta ci prendiamo anche un dolcetto di stagione, una sorta di budino di castagne con salsa ai cachi, ma che ve lo dico a fare? una delizia, buonissimo, 10+. Alla faccia di chi ci vuole male!
Dopo la visita alla chiesa di San Pietro riprendiamo la strada per l’ostello della pace, dove abbiamo soggiornato e riprendiamo la macchina per tornarcene a casina.
Questa mini vacanza è stata
proprio un toccasana, passeggiare per queste vie tra i colori dell’ autunno,
lasciarsi tentare dall’ ottima cucina umbra e toscana, la preghiera, le coccole
della mamma, il cioccolato e nell’aria il sapore del Natale… ci voleva proprio.
Grazie.
LaGiulySMILE
Viaggioanchesola.blogspot.com
Solo un consiglio da amante di Firenze... Chiesa di San miniato una delle più belle mai viste
RispondiEliminaCiao Benia, grazie per il consiglio, lo terrò a mente per la prossima volta. ;) Giuly
Elimina